sabato 27 febbraio 2016

Ernesto Basile

Ernesto Basile (Palermo, 31 gennaio 1857 – Palermo, 26 agosto 1932) è stato un celebre architetto italiano, esponente del modernismo interazionale e del Liberty. Figlio dell’architetto Giovan Battista Filippo, si laureò in architettura nel 1878, e affiancò il padre nelle commissioni più importanti. Nel 1890 prese il posto del padre nella cattedra universitaria e dopo la morte di lui (1891), concluse l’opera più importante della Palermo dell’800: Il Teatro Massimo. Insieme a Ducrot e a Bergler, divenne uno dei protagonisti della stagione Liberty palermitana.
Continuò a lavorare nella sua città per tutta la vita, realizzando edifici pubblici e ville private, portando avanti contemporaneamente lavori in diverse località siciliane e dell’Italia meridionale. Lavorò anche a Roma dove costruì diverse case signorili e costruì l’ala nuova di Montecitorio con l’aula del Parlamento (1902 – 1927)

La carriera d'architetto a Palermo idealmente prende il volo con i padiglioni per l'Esposizione Nazionale di Palermo nel 1891 e comprende: Villa Igiea (1899-1900), la Villa Florio dell'Olivuzza (1899-1900), la casa Utveggio (1901-1903), il villino Fassini (1903) (ora distrutto), il villino Basile (1903-1904). Lavorò anche molto a Torino e Milano. Nel 1909 fu a Messina dove realizzò diverse opere per la ricostruzione della città dopo il disastroso terremoto del 1908 che seppellì sotto le macerie ben 100 000 messinesi.

I suoi studi sono dedicati all'architettura siciliana, in particolare arabo-normanna e rinascimentale (caratteristiche della Sicilia), a cui unisce la conoscenza delle più innovative sperimentazioni artistiche e architettoniche europee dell'epoca.

Morì a Palermo nel 1932. È sepolto nella tomba di famiglia presso il Cimitero dei Rotoli.

Nessun commento:

Posta un commento