lunedì 29 febbraio 2016

Liberty e Art Nouveau

L'Art Nouveau (noto in Italia anche come stile floreale o stile Liberty) fu un movimento artistico-filosofico attivo nei decenni a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, che influenzò arti figurative, architettura e arti applicate. Il nome fu coniato in Belgio e il movimento si diffuse in Gran Bretagna, in Germania, in Austria, nei Paesi Bassi, in Spagna, ma anche in molti dei paesi dell’est.

Il nome Stile Liberty che si diffuse in Italia, deriva dai magazzini londinesi di Arthur Liberty, che esponevano regolarmente oggetti d’arte e tessuti disegnati in stile Art Nouveau alla fine del secolo XIX. Questo movimento si configurò con uno stile che abbracciava tutti i campi dell’arte, l’architettura, le decorazioni di interni, la gioielleria, i mobili, i tessuti, gli utensili, l’oggettistica, l’illuminazione. Il movimento trae le sue origine da un gusto anglosassone che aveva posto l’accento sulla libera creazione dell’artigianato, come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico. L’Art Nouveau, rielaborando questi principi, aprì la strada all’architettura moderna e a un nuovo stile. Il nuovo stile assunse nelle cittadine o nelle metropoli un carattere di ribellione, provocatorio e antiaccademico.
Benché il movimento dell'Art Nouveau si ponesse in rottura con la tradizione, non furono estranei i motivi dell'arte tradizionale del posto, che furono accolti più o meno ovunque.

PITTURA: Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'ispirazione alla natura, di cui studia gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata. Semplici figure sembravano prendere vita e evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori.

ARCHITETTURA: Gli artisti dell'Art Nouveau prediligevano la Natura come fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti. In definitiva il carattere più rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'ordine architettonico.

IL LIBERTY A PALERMO

Il massimo rappresentante dello stile Liberty a Palermo fu certamente Ernesto Basile e le sue opere ancora oggi decorano la città con i guizzi particolari propri dell'Art Nouveau. Tra le sue migliori creazioni, il Villino Florio, Villa Igiea, che oggi ospita un hotel, il chiosco Ribaudo, il Villino Ida, realizzato da Basile per la propria famiglia, il Villino Favaloro e infine il Teatro Massimo, al cui interno si trovano splendidi stucchi di Ettore De Maria Bergler (che lavorò anche alla sala di pranzo di Villa Igiea). L'Art Nouveau giunse a Palermo in un momento di massimo splendore anche in campo economico: le migliori famiglie palermitane volevano dimostrare la propria prosperità anche attraverso la costruzione di ville e villini. In particolare, a inizio del Novecento si iniziò a costruire l'area di Mondello, il “buon ritiro” palermitano sul mare. L'itinerario Liberty non può dunque prescindere da una visita anche presso la borgata marinara di Mondello, dove si trovano molti villini in stile.

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