martedì 29 marzo 2016

Emanuele Notarbartolo

Nacque il 23 febbraio 1834 a Palermo. Fu sindaco di Palermo dal settembre 1873 al 1876 e direttore del Banco di Sicilia. Nella sua attività di direttore di banca, prese molte decisioni a favore degli operai, e durante l’epidemia di colera del 1885 istituì le cucine economiche. Ebbe molti contrasti con altri politici del tempo e venne sequestrato dalla mafia.
Dopo qualche tempo, rivelò che il mandante del rapimento era stato il capo mafia di Caccamo, l’onorevole Raffaele Palizzolo. Il primo febbraio del 1893 fu assassinato sul treno mentre tornava a Sciara, dove aveva dei terreni. Fu la prima “vittima eccellente” di mafia e il suo nome fu giustamente dato a questa strada appena realizzata.
Il caso ha voluto che qui, poco di fronte la villa Pottino, abbiano abitato anche Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, magistrati, uccisi con la loro scorta il 23 maggio 1992: il famoso albero Falcone è diventato il simbolo della ribellione alla mafia. Ad un’altra vittima della mafia è intitolata la via che si trova dietro la scuola Alberico Gentili: Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale presidente della repubblica, ucciso in via Libertà nel 1980.



Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Notarbartolo
http://www.treccani.it/enciclopedia/mafia_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

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